
mercoledì 31 gennaio 2007
martedì 30 gennaio 2007
Da S.Felice Circeo a Ponza
lunedì 29 gennaio 2007
domenica 21 gennaio 2007
La Maddalena in Kayak

camping nautico all'Elba

Con condizioni di mare ottimali tutto e' fattibile, ma come si presenta la risaccha delle onde, tutto puo' diventare veramente problematico se non pericoloso per le nostre gambe. Se un'onda vi dovesse riempire il kayak, non provate a sollevarlo strusciatelo sulla spiaggia sia pure di ghiaia. Comprendo il dolore che proverete nel sentirlo raschiare!! Questa e' la preparazione del campo notturno dopo una giornata di tranqilla pagaiata, in cui percorremmo circa 20 miglia. Non e' cosi' allarmante, anche perche' le bellezze della costa Elbana, le sue piccole e nascoste cale riparate dai venti, i suoi golfi che in alcuni casi prendono l'aspetto di fiordi, stimolano talmente l'interesse di scoprire sempre luoghi sconosciuti, fan passare le miglia anche se la FAME si fa sentire. Il periplo dell'isola d'Elba non comporta grosse problematiche di approdi, se ne possono trovare di tutti i gusti ed in luoghi idilliaci. Conviene naturalmente non fermarsi , per la sosta notturna, in luoghi affollati perche' oltre ad avere eventuali visite da parte della polizia(rari casi) ,r ischiereste di non dormire per tutta la notte causa l'affollamento notturno da parte dei villeggianti e delle coppie stimolate dalla brezza delle notti estive. In circa tre ,quattro giorni completammo la vacanza nautica, fermo restando che le condizioni meteo furono ottimali.
Abbiamo provato questa sanissima e stimolante avventura in compagnia delle nostre rispettive mogli con due kayak doppi. Dobbiamo sfatare la considerazione sulle donne come sesso debole, si sono comportate da vere pagaiatrici senza mai lamentarsi della fatica e del caldo insopportabile. Nessun privilegio e' stato loro concesso tranne i lavori pesanti come il sollevamento dei kayaks. Le gioie godute in loro compagnia non ci hanno fatto rimpiangere le nostre avventure di soli uomini. Ricordatevi sempre di ascoltare i bollettini meteo, o se conoscete le zone, guardate bene il mare ed i venti al mattino,s ono queste attente osservazioni che determineranno l'esito delle vostre vacanze! Per la partenza e' ottima la spiaggia di S.Giovanni nel golfo di P.Ferraio, da dove, solitamente, si decide se compiere il periplo in senzo orario o contrario, questo spettera' alla vostra perizia e pizzico di avventura. BUON VIAGGIO! Roberto
domenica 14 gennaio 2007
Raduno nelle lipide acque della Capraia

Piccole regole per star tranquilli

Quando si prende il mare ci sono alcune piccole ma fondamentali regole da rispettare per non incappare in qualche antipatico speronamento; la legge italiana non è cosi chiara im materia di Kayak, infatti legalmente non siamo ne carne ne pesce, ma il più delle volte siamo catalogati come canoe o jole...Ma al contrario, ciò che è molto chiaro, è il comportamento da tenere quando si naviga in prossimità di porti industriali o turistici; se si attraversa un cono o corridoio di uscita di un porto o di una zona attrezzata per natanti, si deve prestare massima attenzione al traffico in transito, dando sempre la precedenza alle imbarcazioni che stanno navigando nel corridoio. I coni o corridoi di uscita e attracco di piccoli porti o semplici attracchi devono essere segnalati dalle apposite boe di segnalazione, mentre i coni dei porti industriali, commerciali o turistici di dimensioni importanti, sono segnalati dai fari di segnalazione verdi e rossi e dalle mede di traffico. E' consigliabile calcolare sempre con buon anticipo l'attraversamento di questi ultimi porti, perchè il moto ondoso provocato dalle imbarczioni di grosse dimensioni potrebbe essere un problema per noi kayakers, anche per i più esperti...Da non trascurare è il rischio che si corre a navigare in prossimità di porti nelle prime ore del giorno e al tramonto, e scontato, nelle ore notturne specialmente se sprovvisti di qualche dispositivo di segnalazione visivo. Anche in mare aperto o sottocosta si deve prestare massima attenzione ad incrociare la rotta delle imbarcazioni, perchè capita spesso che il pilota del natante in avvicinamento non si avveda della nostra presenza data la poca opera morta del kayak in acqua. E' utile vestirsi con colori vistosi o essere provvisti di un dispositivo di segnalazione acustica a fiato; purtroppo le leggi per la sicurezza in mare esistono, ma più che in strada, non è affatto raro trovare chi le ignora totalmente. Per i soci del KCPC esite, vicino ai castelli ricovero, una bacheca dove vengono affisse le leggi vigenti in materia per una sicura navigazione e le ordinanze comunali sulla balneazione, dateci un'occhiata prima di prendere il mare...buon mare a tutti... Gabriele
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